Evoluzione dei Processi di Manutenzione tramite Mobile e NFC
Nel mezzo della trasformazione digitale, il tema della manutenzione ha la necessità di adeguarsi rapidamente ricercando nuove applicazioni che consentano una costante riduzione dei tempi di “fermo” delle macchine, attrezzature, strumenti, infrastrutture e sistemi informatici.
Le tecnologie di comunicazione a radiofrequenza permettono di identificare in maniera rapida e univoca le singole attrezzature o addirittura le loro componenti che possono essere usate in abbinamento a sistemi informatici di raccolta e registrazione automatica dei dati, al fine di facilitare e velocizzare le attività di manutenzione.
NFC è l’acronimo di Near Field Communication ed è una specializzazione dell’identificazione a radiofrequenza RFID che permette la comunicazione senza fili e bidirezionale tra due dispositivi posti ad una distanza di pochi centimetri l’uno dall’altro.
La tecnologia NFC trova oggi una diffusione in continua crescita, grazie alla sua adozione nei campi più disparati, dai pagamenti contactless, ai sistemi di bigliettazione elettronica, fino alla sua implementazione nella Carta d’Identità Elettronica.
Fino a pochi anni fa per utilizzare questo metodo di trasmissione dati erano necessari dispositivi specifici e costosi, mentre oggi i sensori NFC sono diventati convenienti e di ampia diffusione, al punto da esser dotazione standard della maggior parte degli smartphone in commercio.
La tecnologia NFC sfrutta l’utilizzo dei cosiddetti TAG, “etichette” dotate di una piccola memoria elettronica e di un’antenna che permette l’invio e la ricezione di dati a distanza; queste antenne sono di tipo “passivo”: non necessitano infatti di alcuna alimentazione esterna ma sono alimentate direttamente dal campo generato dal dispositivo “attivatore”, quali smartphone, tablet o periferiche apposite per PC.
Questa tecnologia consente di inserire su ogni TAG un codice che identifica, univocamente, l’attrezzatura su cui è posto, e che permette ad una apposita applicazione di recuperare dal cloud, attraverso una normale connessione WiFi o GSM/UMTS, tutti quei dati, documenti e liste di controllo che servono a guidare l’addetto nelle attività di verifica e di raccogliere a sua volta tutti i dati necessari per il rilascio delle certificazioni relative ai controlli eseguiti.
La comodità di utilizzo e diffusione di questa tecnologia la rendono idonea anche per la gestione e il tracciamento degli asset aziendali ma, soprattutto, per la gestione di tutto il processo manutentivo e di controllo legato a questi. Diventa infatti possibile, per il tecnico manutentore, ricevere in tempo reale su un dispositivo mobile, tutti i dati essenziali di un impianto o di una macchina, visualizzarne manuali o schemi archiviati su cloud, ed effettuare così un’ispezione accurata degli oggetti con un elevato indice di produttività, efficienza e flessibilità. A sua volta, attraverso gli stessi dispositivi mobili il tecnico può inviare in ufficio l’esito dell’attività di manutenzione, completo di fotografie e annotazioni testuali, permettendo così agli addetti della sede centrale di analizzare meglio, e più facilmente, i dati ottenuti, velocizzando ulteriormente il processo decisionale.